La fobia scolare

Il termine “fobia scolare” viene comunemente utilizzato per descrivere una sindrome nella quale il sintomo preponderante è una forte paura o angoscia legata all’idea di andare a scuola. Il forte disagio emotivo percepito dal bambino è spesso associato a manifestazioni comportamentali, cognitive, e fisiologiche.

I sintomi possono iniziare in seguito ad eventi di vita stressanti che si sono verificati a casa o a scuola, tra cui:

  • la propria malattia o di un membro della famiglia,
  • la separazione tra i genitori, la separazione transitoria da uno dei genitori,
  • relazioni conflittuali nella famiglia,
  • un legame disadattivo con uno dei genitori,
  • problemi con il gruppo dei pari o con un insegnante,
  • il ritorno a scuola dopo una lunga interruzione o vacanza.

Il disturbo si caratterizza per sintomi somatici (vertigini, mal di testa, tremori, palpitazioni, dolori al torace, dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, dolori alle spalle, dolori agli arti).
Il livello di angoscia può essere elevato fin dalla sera prima e il bambino può riposare male, il sonno può essere disturbato da incubi o risvegli notturni.

Fuori il ragazzo si sente inadeguato e incapace di fronteggiare la situazione, pensa di non poter tollerare il giudizio, la valutazione o il confronto con gli altri, ritiene le richieste scolastiche eccessive e adotta comportamenti di evitamento o di fuga.

Il dialogo con un esperto può aiutare il ragazzino ad esternare le proprie paure individuando le fonti del suo disagio, per cercare insieme nuove modalità e strategie utili a fronteggiare le situazioni che lo spaventano.